giovedì 19 aprile 2012

I CHATTERBOT CI HANNO INVASO (E QUINDI SIAMO FOTTUTI)

Sono uomini, donne, ragazzi. Persone di ogni età, sesso, razza. Sono dappertutto, in mezzo a noi e come noi (Vai Frankie HI RNG!) e se li guardi negli occhi non riesci a riconoscerli. L'unico modo per scovarli è... parlare con loro. Scoprirete che hanno l'anima vuota, che il loro corpo è diventato solo un contenitore di organi, niente di più. Sono i CHATTERBOT.
Ma a voi è mai capitato di avere davanti una persona: parlare parlare e quella non capisce? Non coglie, è più corretto. A me capita di continuo. 
Io li chiamo CHATTERBOT.
I Chatterbot sono dei programmi progettati per simulare una conversazione intelligente con essere umani tramite l'uso della voce o del testo, e vengono usati soprattutto per chiacchierare. Lo scopo principale di questi software è quello di ingannare l'utente facendogli credere di parlare con un essere umano.


Fin qui ci siamo. Meno noto è invece il fatto che i Chatterbot siano installati dentro la testa di  moltissime persone. Sono quelli che l'ironia non la capiscono, che le battute non riescono propri a farsele entrare, non comprendono le digressioni, non sanno cosa sia l'immaginazione, non posseggono l'intelligenza simbolica e per questo motivo sono anche simili agli antenati dei Neanderthal.
Loro sono i Chatterbot. Ora lo sai. La prossima volta che ne vedi uno, allora, e lo riconosci, ammazzalo. Perché quello non è più un uomo, non è più una donna, nè un ragazzo: quello è un fottuto Chatterbot e se gli fai saltare il cervello, gli fai solo un favore.


NDR
Mi piacciono i bargigli delle galline

mercoledì 18 aprile 2012

LA POESIA È UNA COSA IMPORTANTE E NOBILE



Visto che è già passata La Giornata della Poesia e che maggio è il mese del libro, diventerò, in questa particolare occasione, solo per voi, poeta laureato. Se per poeta si intende uno che beve la propria pipì per sbaglio e per laureato un amante degli anfibi in generale: perché io sono entrambe le cose.
Però mi piace molto la poesia e vi confesso che alla maledetta età di 24 anni, anche dopo che il mio cuore si è indurito per resistere alle storture della vita, sono rimasto inguaribile romantico, se per inguaribile si intende una malattia venerea e per romantico un feticista della saliva. Però sono capace di piangere di fronte a una canzone, a una poesia, a un film. Insomma, sono proprio uno zuccherino, come quelli che si danno per premio ai cavalli quando fanno i buoni.


 Insomma, io voglio solo prendere la migliore poesia italiana e renderla ancora più bella, è chiedere troppo? Se per bella si intende una ragazza che ti... vabbè, passiamo alle poesie.


L'infinito Orgasmo, di Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest'ermo corpo, e questa gonna, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. ma sedendo e mirando interminate scollature di la da quella, sovraumani seni e profondissimi decolletè io nel pensier mi fingo, ove per per poco il pene non s'indura. E come i gemiti odo stormir tra queste labbra, io questo infinito culetto e oltre vo comparando. E mi sovvien l'eterno e le piccole morti, la mutandina evviva! e il suon di lei che viene. Così tra questa umidità s'annega il membro mio, e il naufragar m'è dolce in questo mar


Il fisting a maggio, Di Alessandro Manzoni

Ei fu, siccome immobile, dato il mortal orgasmo, stette spogliato e immemore, orbo di tanto spiro. Così percossa e attonita, la ragazza al letto sta legata, pensando all'ultimo amplesso dell'uomo fatale, nè sa quando un simile pene di uomo mortale, la sua bagnata fonte a prosciugar verrà. Dal monte di venere alle cosce, dalla clitoride al seno, con quelle mani un fulmine, e lei veniva in un baleno: scoppiò dalscilla al tanai, copiosa come un mar. Fu vera gloria? ai posteriori l'ardua sentenza. oh quante volte al tacito morir di un sospiro inerte, chinate le labbra fulminee sul sen eretto stette, e dei dii che furono... il pensiero lo fece venir


Puttane, Ungaretti

Si sta
Come d'autunno
Sulla strada
Le puttane

SPAZIO PUBBLICITARIO




Statue macchiate, statue sporche, statue corrose. STOP!

Noi della ClearSaint vi offriamo un servizio di pulizia completa per la vostra statua che sanguina!

Madonna che piange? Via quel muso lungo!

Cristo che sanguina? Mai più piaghe dolorose!

Non piangere sul sangue versato

e non piangere lacrime di sangue

con ClearSaint

INTRODUZIONE ALLE NUOVE UNITA' DI MISURA VIGENTI IN EUROPA: UNA RETROSPETTIVA

Il battibaleno è un'unità di misura del tempo, accettata nel Sistema Internazionale. Una barra di Aria-Gatorade da sei battibaleni è custodita nel Museo Archeologico dell'Antica Capua (d'ora in poi MAAC), conservata in una speciale teca di Crystal Ball azzurro che ne mantiene intatte le proprietà chimico fisiche. Gli studi scientifici, oltre a dimostrare che le donne russe sono più attratte dagli uomini occidentali e a diffondere banner pornografici di questa ricerca, hanno confermato la netta differenza temporale tra l'attimo e il battibaleno. L'attimo è un'unità di misura utilizzata soprattutto durante le conversazioni telefoniche e i lavori impegnativi, mediamente dura di più di 45 secondi e il suo continuo utilizzo ha il potere di innervosire gli interlocutori. L'unica barra solida di attimo da 180 secondi è custodita in una località sconosciuta raggiungibile tramite una chiamata al 4220 della Vodafone.
Nel 2008 due giovani cingalesi hanno tentato di introdursi nel MAAC per cercare di sottrarre la barra Aria-Gatorade di battibaleno, ma non ci sono riusciti perché avevano detto che ci avrebbero messo un attimo. Il primo uomo a scoprire il battibaleno fu l'inglese John Beathemalewale, che, ignorato in madrepatria, fu costretto a esportare la propria scoperta in Italia: dalla traduzione del suo cognome deriva il nome Battibaleno. John, nato il 26 ottobre 1926 era un medico andrologo e si occupava dell'eiaculazione precoce. Dall'osservazione di questo fenomeno concepì una teoria rivoluzionaria: nel momento stesso in cui il più piccolo fenomeno temporale viene misurato, esso smette di essere piccolo e acquista misura, unità, in questo modo convinceva le mogli dei suoi pazienti che anche i loro mariti duravano effettivamente qualcosa: un battibaleno, appunto. Una statua commemorativa di John Beathemalewhale è esposta al centro della piazza di San Prisco, fiero comune denuclearizzato della sterminata provincia campana.

LA SINDROME DELLA CONDI/VISIONE


Se hai un account facebook vuol dire che, le cose che scopri, ti piace condividerle. Come quelli che frequentano i siti per lo scambio di coppia, sei uguale a loro. Hai una cosa e vuoi condividerla: tutto bene, tutto ok, non c'è bisogno di fare così. Devi stare tranquillo. Sei in mano alla scienza.

Secondo uno studio effettuato nella cantina di casa mia un team di ricercatori ha provato in maniera definitiva la mitica teoria dell'erba e del fascio. Per cui da domani alle 15.00 ogni uomo sarà libero di sostenere qualsiasi argomento generalizzando tutto e coinvolgendo tutti senza doversi scusare o fare le dovute eccezioni.


Detto questo, soffri di sindrome della condivisione a prescindere.
Vuol dire che grazie a te so tutto sulle donne russe che staccano il pene del compagno a morsi e conosco la nazionalità dell'uomo più vecchio del mondo: è cinese e il segreto della sua longevità è un pacchetto di Fortuna da dieci. Merito delle tue notizie. La terra vista dallo spazio sembra un dildo e un buco nero di colore giallo volteggia intorno all'america, gesù era gay e la corona di spine un frontino da donna, il petrolio è una truffa e per far andare le auto basta dire rabarbaro cinque volte di seguito e mettere in moto.
Sindrome della condivisione a prescindere.

Poi, un'altra cosa. Ma questa moda di portare i polipi sui capezzoli dove è nata? E soprattutto, perché mi piace?


NUOVO FILM SU TRAVAGLIO



http://www.youtube.com/watch?v=B0Wks2q754g
Visto che mi sono appena sballato gli orari andando a letto alle 8 di sera e svegliandomi proprio adesso(le 3 di notte), ho preso coraggio e ho deciso di scrivere il soggetto di un film che da tempo tiene occupate le mie giornate. Si tratta del continuo di quella storia del ragazzo che diventa gay dopo aver visto Travaglio in televisione.


Parte I: Travaglio's quest e Le multe sulla Corsia di Destra

Un ragazzo, che potrà avere se non 21 anni almeno 18, perde interesse per la pornografia dal momento che diventa gay dopo aver visto Travaglio in televisione. Il cambiamento troppo rapido dei suoi gusti sessuali lo spinge a fuggire di casa e a vivere in autostrada nelle piazzole di sosta d'emergenza, dividendo le sue giornate con un autovelox anarchico che si è ribellato alla società e che ha deciso di multare tutti quelli che vanno lenti. Si tiene occupato molestando i vecchi che guidano sulla corsia di destra e calpestando lumache senza guscio. Finché un giorno l'autovelox uccide un poliziotto e comincia a vivere una vita di latitanza nelle campagne autostradali italiane. Il ragazzo capisce che aspettare di perdere la cotta per Travaglio è solo tempo sprecato e così decide di ucciderlo.
Torna a casa e gira due volte la chiave nella serratura della sua cameretta cantando it's the final countdown degli Europe e comincia a cercare sul sito del Fatto Quotidiano informazioni che possano aiutarlo a capire dove vive Travaglio e la sua famiglia.

Parte II: Travaglio's quest e il Glade al profumo di Arlecchino

Mentre si trova in un sito di gossip la sua attenzione cade su un banner pubblicitario: "Studi dimostrano che le donne dell'est sono scientificamente più attratte dagli uomini europei" e decide di votare il resto della sua vita a confutare queste scoperte, ma a un passo dalla verità viene corrotto dal video "surprise anal sex in a bar" e si perde nei meandri della pornografia in rete.
Passa 28 giorni a operare la maratona di masturbazioni più furiosa e belluina mai effettuata nella storia della razza umana. Utilizza il quantitativo di carta igienica sufficiente a soddisfare una settimana di diarrea in africa e procura l'abbattimento di più di 50mila alberi della foresta amazzonica causando la scomparsa di una popolazione indigena preincanica e l'estinzione di due specie di bruchi.
Esausto dall'esperienza scopre di non provare più nulla per Travaglio. Esce di camera sfondando la porta e per recuperare le forze si reca in supermercato sperando di trovare il camaleonte di gomma nella confezione dei sofficini al prosciutto.
Ma, all'uscita del portone, scopre una terribile verità. Il mondo è stato conquistato dagli zombie e gli unici esseri umani che portano avanti una strenua resistenza sono asserragliati nei reparti del supermercato. Ogni gruppo vive in un reparto separato.
Così lui va a vivere con quelli della sezione deodoranti ambientali visto che non sopporta la puzza di zombie. Gli torna la cotta per Travaglio ed è triste perché non è riuscito a confutare la teoria che le donne dell'est sono attratte dagli uomini europei. Un giorno scopre che il Glade® contiene una sostanza tossica chiamata c201 Arlecchino(?) in grado di uccidere gli zombie. Non lo dice a nessuno, esce dal supermercato e ne ammazza una decina giusto per riuscire a tornare a casa. Se ne sbatte degli altri e si collega di nuovo su internet. Ora che non deve avere più paura degli zombie nella sua testa si agita solo un pensiero che gli brucia come un ferro rovente stretto tra pollice e mignolo (il così detto mignolo opponibile): trovare Travaglio e dichiarargli i propri abnormi sentimenti.

Nel caso ci sarà anche una parte 3. Ma credo che nel frattempo con i ricavi di questo colossal in due parti potrò anche lasciare il pubblico a sperare in una terza parte che non verrà mai girata, godermi i diritti d'autore e finalmente avere il tempo di chiedere la mano a Travaglio.







Movie Trivia: c201 Arlecchino prende il nome dal suo inventore: la famosa maschera di carnevale che tutto il resto dell'anno lavora come chimico ricercatore per un'azienda privata di cosmetici.
Movie Bloopers: Nella scena in cui il ragazzo liquefa il cervello dello zombie spruzzandogli il Glade® sugli occhi, si può sentire il direttore della fotografia che esclama: "da due giorni mi prude il culo e nessuna crema funziona"
Movie Quotes: "C'ho un amico, sulla Strada Statale A1, che multa gli eiaculatori precoci perché vanno troppo veloci. Ho promesso a me stesso che non sarei finito come lui." L'autovelox dopo aver ammazzato il poliziotto.